Morte di Romeo - Il cuore (Daniele Carta Mantiglia e Alessandra Ferrari)

mercoledì 27 febbraio 2008

Colpo di fulmine



LEI

Il cuore è chimico

che notte magica

tu lo sapevi mi hai già incontrata

LUI

Non è possibile

ma quanto bella sei

muoio di luce in fondo agli occhi

LUI

Perdutamente mia

così impaziente e viva

un raggio della luna caduto su di me

LEI

Perdutamente tua

chissà da quanti inverni

che Dio mi fulmini

la morte in cuore avrò

LUI

Ed era cieco il mio destino

così cieco a quel sorriso

chi lo ha scansato chi tagliò la strada

LEI

C'erano segni c'erano segnali

numeri indecifrabili

forse nascosti sotto ai mari

LUI Perdutamente mia

così impaziente e viva

un raggio della luna caduto su di me

LEI

Perdutamente tua

chissà da quanti inverni

che Dio mi fulmini

la morte in cuore avrò

LUI

Bella bella bella

cerco scampo anch'io

LEI Bello bello bello

nell'abbraccio mio

INSIEME

Perdutamente noi

chissà da quanti inverni

che Dio ci fulmini

la morte in cuore avrò

LUI

Perdutamente mia

ora più che mai viva

un raggio della luna caduto su di me

LEI

Perdutamente tua

d'amore e d'incoscienza

LEI

prendimi sotto la pioggia

LUI

Stringimi sotto la pioggia

INSIEME

la vita ti darò.




Ieri sera, al Festival di Sanremo, Giò di Tonno e Lola Ponce, famosi interpreti di Esmeralda e Quasimodo nel musical "Notre Dame de Paris" di Riccardo Cocciante, hanno interpretato questo duetto di Gianna Nannini, scritto dalla cantautrice per l'opera rock che ha recentemente composto, "Pia dei Tolomei".

L'impazienza di sentire questa canzone per me era grande, dato che adoro sia i due interpreti sia la Nannini. Speravo di sentirli subito la prima serata, invece ho dovuto aspettare la seconda... Ma l'attesa è stata largamente ricompensata.

Una canzone, questa, fresca, nuova, diversa dalle solite melodie sanremesi. Per la mia gioia, ha un'impostazione rock-melodica tipica delle composizioni di Gianna Nannini; la base aggressiva è addolcita dalle armoniose voci di Giò e Lola, che non si risparmiano certo in quanto a interpretazione... Tante parole non bastano a descrivere l'emozione che "buca" lo schermo, non si riesce a spiegare la strana sensazione di sentirsi completamente partecipi di qualcosa che di fatto è lontano; tutto per merito di questi due interpreti straordinari, che sanno superare con le loro voci ogni ostacolo si frapponga fra loro e la gente comune che, ascoltandoli, per un momento si sente speciale.

Almeno, questo è quello che succede a me.

Uno dei momenti più emozionanti me lo hanno regalato quando, tenendosi per mano e guardando il pubblico dritto negli occhi, hanno cantato: "Perdutamente noi chissà da quanto tempo; che Dio ci fulmini, la morte in cuore avrò".

Ah, le parole. Devo dire che ero un pochino scettica, quando ho sentito il titolo la prima volta. Ho pensato: "Colpo di fulmine? Ma sarà il solito miele stucchevole tanto caro alla tradizione del Festival?". E invece.... che sorpresa! Sapevo che il testo circolava da un po', ma non ho voluto leggerlo prima e l'ho sentito per la prima volta proprio ieri sera. Se le parole già per conto loro sono magnifiche (e lo sarebbero anche se le cantassi io, quasi quasi... Ah, il potere del linguaggio!), interpretate dalle voci di Giò e Lola sembrano acquistare un senso diverso; o meglio, sembra che il loro senso diventi più profondo, più vero, più.... emozionante.

Terribilmente emozionante.

Ecco l'aggettivo giusto per definire questa canzone: terribilmente emozionante.

Non ce n'è un'altra in gara che la eguagli come emozioni. E nemmeno ne conosco tante che ci riescano fuori dal contesto di Sanremo.


Quindi (lo scrivo per chiarezza, perchè non penso si sia capito...!), mi auguro tanto che Giò di Tonno e Lola Ponce vincano il Festival e ricevano anche tanti altri riconoscimenti nel loro futuro, perchè se lo meritano. E lo dico con tutto il cuore.

martedì 26 febbraio 2008

Tra le stelle

Stelle dorate,
perse nel profondo blu
di questo cielo
forse troppo distante,
vegliate su di me
e indicatemi la via
per raggiungere
lui.
[Piccola nota: non è una poesia d'amore; quel "lui" finale non è riferito ad una persona di cui mi sono innamorata, bensì a.... Ma no, non lo scrivo.... Può darsi che qualcuno lo capisca....
Si accettano scommesse! :P]

domenica 24 febbraio 2008

Monsieur Pennac, io... LA RINGRAZIO!

Ieri pomeriggio, sono andata a vedere Daniel Pennac che presentava il suo ultimo libro, "Diario di scuola", a Milano.
Devo dire che non mi sembrava vero vedere dal vivo questo genio che mi ha tenuto compagnia con le sue parole, fin da quando, ancora piccola, mi sono imbattuta assolutamente per caso nel meraviglioso "Abbaiare stanca". Nonostante io non capisca niente di francese e lo parli ancor meno, è stato bello sentirlo parlare dal vivo, anche se il caldo e la traduzione sospetto non sempre letterale (comunque, tanto di cappello all'interprete, non dev'essere facile stare dietro alle parole di una persona così) potevano rendere odioso un pomeriggio che invece è risultato fenomenale.
Purtroppo, ad un certo punto, monsieur Pennac ci ha informato che non avrebbe potuto firmare le copie del nuovo libro, perché doveva recarsi agli studi RAI per un'intervista a "Che tempo che fa". Ecco. In quel momento, avrei azzannato Fazio, se mi fosse comparso davanti. Ogni tanto mordo.
Comunque, il tempo che avanzava è stato impiegato per permettere agli spettatori di fare qualche domanda allo scrittore, e ne è venuta fuori una conversazione molto interessante, seria, divertente e ironica allo stesso tempo, proprio come Pennac.
Alla fine, tanti saluti. E tutti si sono avviati verso le uscite. Per fortuna ho visto un poster de "Il bacio" di Hayez, il mio quadro preferito, e mi sono fermata, valutando se comprarlo o no. E, anche se non avessi visto il poster, bastava pensarci: in fondo, prima o poi doveva pur scendere da quel palco! Infatti, dopo un po' Pennac si avvia giù per le scale e io mi fiondo là e gli allungo la mano - almeno una stretta di mano! Una cosa volevo dirgli: grazie. Ma per la troppa emozione, anche queste due "misere" sillabe mi sono uscite soffocate. Stavo per mettermi a piangere. Mi ha stretto la mano e io ho preso la sua con tutte e due le mie, come per fissare meglio il momento, perché non me lo voglio scordare mai (ma, anche volendolo, non ci riuscirei). E per un momento mi ha sorriso, e sono esistita anche io per la Genialità in persona.
Un'emozione indescrivibile.

MERCI DANIEL!

venerdì 22 febbraio 2008

Miglior artista di musical 2007

Vittorio Matteucci é il MIGLIOR ARTISTA MUSICAL 2007...
La Classifica:

1° Classificato - VITTORIO MATTEUCCI
2° Classificato - GIANMARCO SCHIARETTI
3^ Classificata - CLAUDIA D'OTTAVI
4° Classificato - MANUEL FRATTINI
5° Classificato - GIO' DI TONNO
6° Classificato - Lola Ponce e Roberto Sinagoga
7° Classificato - Valerio Di Rocco
8° Classificato - Marco Vito
9^ Classificata - Silvia Querci

[dal sito scuoladimusical.com]

In questo momento, non ho parole.... forse, solo qualche parolaccia...

martedì 19 febbraio 2008

Voglio andare via da questa vita vuota...

Ci riuscirò a reinventarmi la vita!!!!!

venerdì 15 febbraio 2008

La giostra

Ho sognato
che la Terra si fermava
e io scendevo finalmente
da questa giostra
che mi fa vomitare.

[Questa me la sono appuntata stamattina di fretta, prima di andare a scuola, ed ero pure in ritardo, quindi non sapevo bene cosa stavo scrivendo. Però, rileggendola, mi suonava bene, esprime tutto il senso di disgusto che mi sento dentro, quindi l'ho messa...]

In versione cartone...






Ecco l'immagine che a Francesco ricorda me... Non so dove l'ha pescata, le trova proprio tutte lui!
Dice che è uguale e ci mancano solo gli occhiali... Bah...
Comunque, non potevo non metterla, è troppo carina!

domenica 3 febbraio 2008

Giulietta e Romeo - Il musical di Riccardo Cocciante

Il Palasharp era gremito.
Noi, nel parterre, quarta fila, laterali.
La tensione si sentiva, si toccava. Ma chi sarà Giulietta? E chi sarà Romeo? E Mercuzio? Sarà "Fra" o "Gimmo"???
Finalmente, dopo quello che mi è sembrato un secolo, inizia. Le note dell'overture si librano su di noi e ci portano a Verona; l'odio, l'amore, la rabbia, il rancore, la vendetta, la gioia ci portano in un mondo che non esisterà mai più in nessun altro luogo e momento.
Aggrappata (letteralmente, non in modo figurato: ci siamo stritolati le mani!) a due amici veri, sono pronta per lasciarmi trascinare via dal volgare "qui e ora" del nostro tempo, in un universo dove c'è posto solo per i sentimenti.
Verona... l'amore... Giulietta... l'amore.... Romeo... Verona....
E poi, solo Romeo, Giulietta, Mercuzio, Tebaldo, Benvolio, Montecchi, Capuleti, frate Lorenzo, il Principe, la nutrice, l'amore, l'odio, la morte, la vita, Verona, Verona, Verona, Verona, Verona....
Le risa, le lacrime, gioire con loro, piangere con loro, cantare con loro, vivere per un po' la vita di qualcun altro. Personaggi inventati, ma così reali e vicini che è impossibile non farsi coinvolgere dalle loro vicende come se fossero amici che conosciamo da sempre.
Verona... l'amore... Giulietta... l'amore... Romeo... Verona...
Incredibilmente, anche sapendo a memoria questa meravigliosa storia, sono dolorosamente sobbalzata alla morte improvvisa di Mercuzio; e quando Romeo trova Giulietta nella tomba, avrei voluto gridargli di aspettare un momento, che è viva! è viva...
Non saprei dire se mi tremavano di più le gambe quando stavamo applaudendo sotto il palco, alla fine, ed è uscito Cocciante a cantare l'overture, e gli attori e il pubblico con lui; oppure, quando, compressi come delle sardine, siamo riusciti a strappare un autografo ad Alessandra Ferrari e Flavio Gismondi (= Giulietta e Romeo)....
Comunque, è stata di certo una delle più belle serate della mia vita... E, per questo, devo ringraziare Giordana, Francesco, Luca, Daggy e Beatrice, la splendida compagnia con cui ho condiviso questa "avventura".

L'isolachenoncè - Peter Pan il musical

Vivere per amare - Notre Dame de Paris