Morte di Romeo - Il cuore (Daniele Carta Mantiglia e Alessandra Ferrari)

venerdì 30 novembre 2007

Finalmente la bellezza in televisione!

Ieri sera, su Rai uno, in prima serata, Roberto Benigni, in diretta, ha intrattenuto ben 10 milioni di spettatori leggendo Dante ... Ma non solo.
Come sempre, riesce a fotografare con battute intelligenti e pungenti l'Italia attuale. E riesce a infilarci anche la Divina Commedia; riesce a rendere accessibile a tutti un testo di 700 anni fa. E non solo accessibile, ma anche interessante, tanto da stabilire un record di ascolti.
Senza mezzi termini, ci racconta la nostra storia. E, alla fine, ci si sente migliori dentro.
Insomma, un genio.
Per una volta, devo dire che la televisione è veramente servita a diffondere qualcosa di bello. Anzi, meraviglioso.

giovedì 29 novembre 2007

Qualche verso...

A quello che tu chiami destino
Do un nome diverso:
Dio.
Ma non per questo ne ho capito di più
E la rabbia è ancora maggiore.

Il nocciolo della questione è...

Ieri, durante la lezione di religione, abbiamo discusso dell'argomento: autismo.
Sono state dette più o meno sempre le stesse cose: i manicomi andavano male, però le famiglie non riescono a gestire la situazione, no io conosco gente che ci riesce, sì ma nella maggior parte dei casi ... e via di questo passo. Quello che mi ha colpito maggiormente è stato che tutti, indistintamente, si ostinavano a considerare il problema dalla parte della famiglia o di chi si deve prendere cura della persona autistica. Nessuno che abbia tentato di capire come deve essere la vita per una persona con questa malattia, nessuno.
Questo mi ha fornito uno spunto per una riflessione più ampia su tutta la nostra società.
Alla fine, sono giunta alla conclusione che abbiamo paura, tutti. Abbiamo paura dell'ignoto (che è la paura più vecchia del mondo), abbiamo paura di quello che non capiamo, e non ci tentiamo neanche. L'autismo ne è una prova lampante: visto che non capiamo i meccanismi che operano nella mente di chi è autistico, semplicemente non ci poniamo il problema di capire. Andiamo avanti con le nostre discussioni morali (o forse moraliste) sulla chiusura dei manicomi che è stata un bene, però le famiglie non riescono a gestire la situazione, no io conosco gente che ci riesce, sì ma nella maggior parte dei casi .... Andiamo pure avanti così, e non capiremo mai. Non serve aggirare gli ostacoli; non serve, se ci preme discutere del problema degli autistici e del loro ruolo nella nostra società, parlare invece di ciò che c'è intorno.
Per una volta, si potrebbe provare a partire dal nocciolo della questione e andare verso gli argomenti secondari, piuttosto che partire da questi ultimi e, spesso, fare di tutto per non arrivare al cuore vero e proprio dell'argomento.

mercoledì 28 novembre 2007

... Primo post!!

Eccomi qui. Ebbene sì, alla fine mi sono decisa e ho aperto questo blog.
Per un po' di tempo sono rimasta a rimuginare su questa possibilità, facendo i conti con la mia pigrizia e con la mia riservatezza. Ma poi, la voglia di comunicare è stata più forte, e ho ceduto.

Comunque, una piccola spiegazione del nome che ho scelto: viene dall'omonimo romanzo di Silvana Gandolfi, letto nella mia infanzia, di cui ho un ricordo magnifico. Ho pensato che bene si addicesse alla mia personalità, alla mia "filosofia" del dolce far nulla. Mia e di "tutti quelli che non sono vuoti a perdere, ma meravigliosi perditempo."

E ... l'indirizzo per arrivare a questo blog? Be', proprio come per arrivare sulla vera Isola Del Tempo Perso, basta perdersi. Il resto del viaggio viene da sé.





L'isolachenoncè - Peter Pan il musical

Vivere per amare - Notre Dame de Paris