Morte di Romeo - Il cuore (Daniele Carta Mantiglia e Alessandra Ferrari)

mercoledì 12 dicembre 2007

Sonetto XVIII

"Shall I compare thee to a summer's day?
Thou art more lovely and more temperate:
Rough winds do shake the darling buds of May,
And summer's lease hath all too short a date:
Sometime too hot the eye of heaven shines,
And often is his gold complexion dimm'd;
And every fair from fair sometime declines,
By chance or nature's changing course untrimm'd;
But thy eternal summer shall not fade
Nor lose possession of that fair thou owest;
Nor shall Death brag thou wander'st in his shade,
When in eternal lines to time thou growest:
So long as men can breathe or eyes can see,
So long lives this, and this gives life to thee."
William Shakespeare
Esiste qualcosa di più bello, ma che dico?, di più meraviglioso, strabiliante, magico della scintilla di vita che abita nelle poesie d'amore ispirate?
Non c'è nulla da fare, si sente quando una poesie d'amore è scritta per un vero sentimento o quando è un semplice esercizio stilistico.
Meglio una poesia con una forma un poco incerta ma sincera, che una poesia perfetta come forma ma falsa e vuota di qualsiasi sentimento.

3 commenti:

tangalor ha detto...

Siè vero. Ciò che rende belle le cose è l'Amore ed il sentimento, non certo la forma. In nessun campo la forma rende belle cose, le cose sono belle per il contenuto e per l'Amore che esse portano o con le quali le si fanno.

Lucrezia ha detto...

Ah, l'Amore... Questo gigantesco e meraviglioso punto interrogativo! Grazie per essere passato di qua, Lorenzo!

Anonimo ha detto...

ciaooo Lu!!!!
con la "poesia perfetta e falsa" x caso, x caso t riferisci a Giambattista Marino??? (e alla "Donna che si pettina"?)
hihi
hai proprio ragione!!!!!!
nemmeno a me piace!!!!
ciaooo
baciiiiibaciiiii
Daggy

L'isolachenoncè - Peter Pan il musical

Vivere per amare - Notre Dame de Paris